dalla banca
28/02/2019
Accesso al Credito più facile per le PMI della Toscana

E' nella sala Pegaso della Regione Toscana che stamani si è presentato un nuovo strumento per aiutare le piccole e medie imprese del territorio ad accedere al credito, uno strumento con il quale la nostra regione fa da apripista, con la prima operazione a livello nazionale in controgaranzia con il fondo per le PMI a valere sulla nuova operatività.

Fidi Toscana, la finanziaria nata nel 1975, proprio per volontà della regione, con lo scopo di aiutare l'imprenditoria ad ottenere prestiti a vantaggio degli investimenti, ha creato un prodotto innovativo: il “Portafoglio MCC Tranched Cover" frutto della collaborazione fra Fidi stessa, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, il Banco Fiorentino, Chianti Banca e Banca Alta Toscana.

Garanzie all'80 per cento
Con "Portafoglio MCC – Tranched cover" Fidi Toscana concederà alle banche una garanzia all'80%, a prima richiesta, sulla cosiddetta tranche junior pari al 10,31% del portafoglio di finanziamenti, mentre le perdite della tranche senior saranno a carico degli istituti di credito. L'importo finanziabile potrà andare da un minimo di 30 mila ad un massimo di 300 mila euro in cinque anni, oltre a un periodo di preammortamento che potrà arrivare fino ad un anno, dodici mesi in cui non ci saranno rate d restituire. "Uno strumento flessibile, efficace da utilizzare e monitorabile nel tempo e con facilità" commenta l'assessore al credito e le attività produttive della Toscana, Stefano Ciuoffo.

Costi contenuti
Il plafond a disposizione è di 20 milioni di euro – la platea ipotizzata a cui si potrebbe rivolgere si aggira attorno alle 6-700 imprese - aggira e proprio la garanzia di Fidi Toscana. che le imprese pagheranno ad un costo contenuto del 2,25 per cento sul finanziamento (contro un 3,5 ordinario), è risultata decisiva per permettere alle banche di offrire alle imprese prestiti a tassi assolutamente vantaggiosi che partono da uno spread dell'1,25 per cento su Euribor e Irs ed arrivano, a seconda del rating dell'azienda e in base all'uso del prestito che se ne farà, fino ad un massimo del 3,8 per cento.

Non solo investimenti
I finanziamenti potranno essere utilizzati non solo per sostenere investimenti, ma anche aumentare il capitale circolante e per ristrutturare, almeno in parte, precedenti prestiti contratti a medio e lungo termine. In questo caso dovrà però essere previsto un credito aggiuntivo pari almeno al 10 per cento del debito residuo. L'obiettivo è sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese e sono escluse operazioni di consolidamento di passività bancarie a breve termine dello stesso istituto finanziatore o gruppo bancario.

Una mano tesa alle imprese
"Si tratta di un investimento sul futuro e sulle imprese che vorranno intraprendere nuove sfide – spiega Lorenzo Petretto, presidente di Fidi Toscana –. Insieme a partner di assoluto livello abbiamo voluto dare un sostegno concreto ai tanti imprenditori che con fatica, ma anche con tanta passione, ogni giorno lavorano dare prospettive nuove alle loro aziende e ai territori sui quali si trovano ad operare. Siamo i primi in Italia a intraprendere questo cammino, speriamo davvero di fare da apripista a livello nazionale".

Presidente del Banco Fiorentino Paolo Raffini ha così commentato l'iniziativa: “Abbiamo aderito convintamente perché, come banche locali, siamo da sempre attenti alle esigenze delle piccole e medie imprese, e questa iniziativa – in un momento di raffreddamento dell'economia – potrà essere uno stimolo per dare fiducia e incoraggiamento alle imprese, aiutando l'accesso al credito. Credo l'iniziativa sia lodevole e che l'importo a disposizione possa aprire l'opportunità ad un numero consistente di imprese”.