dalla banca
23/09/2021
Bonus Pos fino a 100% e nuovi crediti d'imposta
Due agevolazioni a favore delle imprese: credito d'imposta per chi si dota di Pos fino al 100% delle spese, e incentivi per chi acquista strumenti evoluti di incasso e pagamento.

Bonus Pos 2021: come ottenerlo 

Il Bonus POS del 2021, grazie al Decreto Legge 99 del 30 Giugno 2021, aumenta la percentuale del credito d’imposta che, dal 30%, può arrivare adesso fino al 100% per  le commissioni bancarie addebitate nel periodo compreso fra il primo Luglio 2021 e il 30 Giugno 2022. Una buona notizia per gli esercenti attività d’impresa, arte o professioni, che vendono beni o servizi a consumatori finali che, nell’anno d’imposta precedente, abbiano avuto ricavi e compensi di ammontare non superiore a 400.000 €. 

Questi soggetti, infatti, sono tenuti ad adottare strumenti di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa mediante carte di debito (bancomat) e di credito, o altre forme di pagamento elettronico (tracciabile) come previsto dall'articolo 22 del Decreto Legge 124/2019.

Bonus acquisto Pos e strumenti evoluti di pagamento elettronico

Si introduce anche un nuovo bonus per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori di cassa. 

Questo nuovo bonus si articola in due distinti crediti d'imposta.

Nel limite massimo di spesa di 160 euro, per ogni soggetto che, nel periodo in oggetto (primo Luglio 2021 e il 30 Giugno 2022), abbia acquistato, noleggiato o utilizzato strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e secondo questi criteri è previsto un bonus la cui percentuale muta al variare di alcuni parametri:

  1. Il 70% per quei soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
  2. Il 40% spetta ai soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1.000.000 di euro;
  3. Il 10% spetta ai soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 1.000.000 di euro e fino a 5.000.000 di euro.

Il decreto prevede inoltre, sempre a beneficio dei medesimi soggetti, un credito di imposta (nel limite, per soggetto, di una massimo di spesa di 320 euro) per coloro che - nel corso del 2022 - abbiano acquistato, noleggiato o utilizzato strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, nelle seguenti misure:

  1. 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodi di imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro. 
  2. 70% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori ai 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  3. Il 40% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

I crediti d'imposta possono essere usati soltanto in compensazione e solo dopo aver sostenuto la spesa, inoltre è necessario che vengano indicati nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo. 

I crediti d’imposta non concorrono alla formazione dei redditi ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP e non rilevano ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109 come 5 del TUIR. 

Tali crediti d’imposta si applicano comunque nel rispetto dei limiti e delle condizioni dei regolamenti de minimis.