dalla banca
10/02/2020
Il Banco Fiorentino incontra i soci del Mugello, il racconto della serata

Riprendiamo e volentieri rilanciamo un articolo da Il Filo del Mugello, che racconta la serata di incontro con i soci, a Scarperia, di venerdì 8 Febbraio.

SCARPERIA E SAN PIERO – “Una banca solida e diversa: ancora radicata nella realtà locale, e aperta all’innovazione”: è questo il messaggio che viene dall’assemblea dei soci mugellani del Banco Fiorentino Mugello – Impruneta Signa: il presidente Paolo Raffini e il direttore generale Davide Menetti non solo hanno relazionato sullo stato di salute - ottimo - dell’istituto bancario, ma hanno anche rappresentato l’operatività e l’impegno del Banco Fiorentino.

“Sì - dice Raffini - abbiamo voluto questa assemblea per mantenere un contatto con la base sociale e per presentare ai soci ciò che la banca ha fatto nell’anno, i suoi risultati e le attività svolte sul territorio".

Il Presidente una cosa l’ha sottolineata con forza: “La nostra banca, pur in nuovo contesto di gruppo, essendo entrata nell’ICCREA, continua a preservare le proprie caratteristiche di banca del territorio, presente e radicata laddove è nata e si è sviluppata. E questo è dimostrato non solo dal costante contatto con la base sociale, ma anche dal mantenimento di tutti gli sportelli, rimasti aperti: al momento della fusione erano 29, otto di questi in Mugello, e sono rimasti 29, un fatto controcorrente rispetto al sistema bancario di oggi, che ha operato chiusure, razionalizzazioni e riduzione di sportelli. I nostri rimangono un segno distintivo di presenza e di relazione, di contatto con la comunità locale”.

Raffini ha evidenziato unaltra cosa: “Siamo una banca solida, e lo diciamo con certezza ai nostri soci e clienti: i loro risparmi qui sono al sicuro. Abbiamo un indice di solidità della banca del 19,56, il che significa due volte e mezzo superiore a quello previsto dai limiti di vigilanza, tanto che siamo tra le prime dieci banche di credito cooperativo a livello nazionale. E anche quest’anno chiuderemo con un attivo di 3 milioni e mezzo, che verrà messo a patrimonio per rafforzarne ancora la solidità e svolgere in sicurezza le nostre attività”.

Sono numeri importanti, quelli della ex-Banca del Mugello, ora Banco Fiorentino. Nell’ultimo anno una raccolta di quasi un miliardo e mezzo di euro, 900 milioni di euro di impieghi, 220 dipendenti, 12 mila soci, dei quali un terzo mugellani.

“Il Banco Fiorentino - continua Raffini - ha i numeri per continuare a sostenere e accompagnare gli imprenditori nei loro investimenti e programmi di sviluppo delle proprie aziende. Ci sono così tutte le condizioni per continuare a fare la banca di sempre, la banca del territorio”.

E il territorio riceve un altro contributo importante, visto che l’istituto destina una parte consistente di fondi a beneficio del terzo settore. “Ormai - ha notato Umberto Banchi, Governatore della Misericordia borghigiana, presente all’incontro - è l’unica banca che lo fa”. Anche quest’anno oltre 700 mila euro sono andati in beneficenza e sponsorizzazioni, contributi spesso vitali per queste realtà, dalle piccole società sportive alle parrocchie e alle misericordie.

E non a caso all’incontro hanno partecipato anche diverse realtà, sociali ed economiche, sostenute dal Banco Fiorentino: e hanno portato la loro testimonianza circa l’importanza del sostegno ricevuto; il governatore della Misericordia di Vaglia Galeotti, quello della Misericordia di Borgo Banchi e Giacomo Tatti, del Granaio dei Medici. Intervenuto anche Stefano Tagliaferri, presidente della Fondazione del Monastero di Santa Caterina. E i sindaci di Barberino di Mugello Mongatti - che ha ringraziato per il contributo di 5 mila euro destinato a chi è stato colpito dal terremoto - Ignesti di Scarperia e San Piero, e Omoboni di Borgo, hanno evidenziato il ruolo fondamentale del Banco Fiorentino per lo sviluppo territoriale.